5 consigli per un Natale più sostenibile

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Dicembre è arrivato e il Natale è ormai alle porte.

Sapendo quanto è inquinante il Natale e quanto aumenteranno i consumi in queste settimane, è possibile parlare di Natale sostenibile?

È ormai dato statistico che, rispetto al resto dell’anno, durante il periodo delle festività natalizie diventeremo dei consumatori all’ennesima potenza, andando addirittura ad aumentare la quantità dei rifiuti del 30%. Sacchetti e confezioni regalo, nastri, fiocchi, packaging di cibo e dolciumi tipici verranno acquistati solo per essere utilizzati durante la giornata del 25 dicembre e altrettanto velocemente gettati durante lo stesso giorno.

Ad aggiungersi ai consumi stellari, vi è anche l’incredibile spreco di cibo che le festività portano con sé.  

Ma ognuno di noi può scegliere uno stile di vita più sostenibile e meno consumistico anche durante le feste, dando spazio alla sostenibilità e condividendo con le persone che si amano il vero senso del Natale.

Soprattutto ora che stiamo toccando con mano gli effetti del cambiamento climatico avvenuti negli ultimi mesi, tra alluvioni e piogge catastrofiche, rendere il nostro Natale più sostenibile è un atto doveroso verso noi, il pianeta e le future generazioni.

Ecco i nostri 5 consigli per un Natale più sostenibile

1. Albero di Natale

Emblema delle festività natalizie è sicuramente lui, l’albero di Natale addobbato!

Ma, esiste l’albero di Natale sostenibile? È meglio quello vero o quello sintetico?

Vediamo di fare un po’ di chiarezza.

Se in casa hai già un albero sintetico, l’opzione migliore è continuare ad usarlo per più tempo possibile (almeno 10 anni per compensare il suo impatto ambientale). Essendo composto prevalentemente da plastica, cerca di conservarlo al meglio di anno in anno in modo da sfruttarlo il più possibile. Quando avrà raggiunto il termine della sua vita presta attenzione a smaltirlo nel modo corretto, la plastica non si biodegrada così facilmente.

Se invece hai la possibilità di acquistare un albero vero, è sicuramente la scelta più ecologica.

Fai però attenzione ad acquistarne uno autoctono e adatto al nostro clima. Acquistalo da un vivaio specializzato e fatti consigliare su come gestirlo in casa e farlo riadattare poi all’esterno, piantandolo o mantenendolo in salute per l’anno successivo. Accertati che l’albero riporti le certificazioni FSC (certificazione internazionale che garantisce che l’intera filiera legno-carta derivi da una gestione forestale rispettosa dell’ambiente, socialmente utile ed economicamente sostenibile) e PEFC (Associazione senza fini di lucro che promuove la gestione sostenibile delle foreste).

Tuttavia, se non hai un giardino evitane l’acquisto. Farlo morire dopo un paio di settimane o piantarlo in natura dopo il suo utilizzo (rischiando di arrecare un grave danno all’ecosistema) non sono scelte attente all’ambiente e sostenibili.

Ci sono però altre opzioni altrettanto valide per il nostro albero di Natale:

  • Possiamo acquistare un albero sintetico in un negozio dell’usato, scelta decisamente a basso impatto ambientale,
  • Oppure possiamo dare spazio alla creatività e creare un albero di Natale fuori dal comune con l’ausilio di sole lucine, con immagini appese a un muro o magari con dei libri, magari utilizzando materiali di riciclo e oggetti già presenti nelle nostre case. Ti consigliamo di fare un giro online e su Pinterest, le idee saranno infinite!


2. Pacchetti regalo

Quando si parla di Natale, le confezioni e i pacchetti colorati sono importanti tanto quanto il regalo stesso.

Quante volte gettiamo la carta con cui è stato impacchettato un nostro regalo? E quante volte, per aprire più velocemente il dono, la strappiamo direttamente?

E se invece iniziassimo a trattare con più cura la carta, i nastri, i fiocchetti e i sacchettini regalo che riceviamo?

Il riciclo di quello che già esiste è sicuramente l’azione più ecologica che possiamo fare. Ci permetterà anche di evitare spese inutili e spreco di tempo a girare tra i negozi per acquistare la carta “perfetta” per quel regalo che tanto abbiamo impiegato a trovare.

Ma se non riusciamo proprio a riciclare le vecchie carte regalo, possiamo optare per confezioni creative come la carta di giornale associata ad uno spago e a decorazioni naturali come pigne e rametti.

Possiamo anche personalizzare i nostri pacchi regalo con bigliettini e dediche scritti (e magari anche disegnati) a mano.

Altra idea creativa sono le borse di tela che possiamo utilizzare per consegnare un dono in modo più creativo e sono riutilizzabili per altre attività come la spesa. Oppure, se i regali sono più ingombranti, possiamo utilizzare le scatole dei corrieri adeguatamente sistemate e decorate, evitando così l’acquisto di ulteriori scatole natalizie e metri di carta regalo.

Vuoi un pacchetto particolarmente raffinato ed elegante? Impara a impacchettare con il metodo furoshiki, una tecnica giapponese molto antica in cui si avvolgono i doni con foulard o pezzi di stoffa quadrati, permettendo così anche il riciclo di stoffe e scampoli.

Puoi trovare numerosi video tutorial su YouTube.

3. Decorazioni

Spesso le decorazioni natalizie sono interamente composte da plastica. Il Natale può essere green anche nelle decorazioni di casa!

Proviamo ad optare per decorazioni più durevoli e naturali, oppure di seconda mano.

Un’idea che può piacere anche ai più piccoli, e dare parecchie soddisfazioni, è creare decorazioni home-made come ghirlande colorate con pigne, foglie, rametti, ghiande e spago, magari dopo averli raccolti insieme durante un bel pomeriggio al parco. Oppure è possibile realizzare meravigliosi centri tavola o decorazioni per l’albero con bucce e frutta essiccata (come le arance), cartoncini colorati e tanto altro!

Anche in questo caso, su YouTube e su Pinterest le idee (e i tutorial) non mancano.

Inoltre, Natale significa anche atmosfera magica data dalle luci colorate, che potremmo scegliere a basso consumo energetico o al led al fine di migliorare la situazione di grande consumo energetico che si crea durante le festività.

4. Tavola

Il Natale può essere sostenibile anche nella preparazione della tavola.

Evita di utilizzare tovaglie, piatti, bicchieri, stoviglie e tovaglioli usa e getta, andrebbero a creare ancora più rifiuti (sì, anche quelli compostabili creano troppi rifiuti inutili).

Opta per tovaglie in tessuti naturali come lino o cotone e, se non hai abbastanza coperti per tutti gli invitati, puoi rispolverare quei bellissimi corredi delle nonne o acquistarli in un negozio di seconda mano: spesso si trovano dei bellissimi servizi da tavola e tovaglie ancora incartati, e perfettamente conservati, appartenenti ai corredi nuziali di molti decenni fa.

Per decorare la tavola puoi dare libero sfogo alla tua creatività optando per un centro tavola fai da te, come suggerito nel punto precedente, e dei punti luce creati con qualche candela in cera di soia, completamente naturale e atossica.

5. Menù

Pochi ci pensano, ma la sostenibilità passa anche (e soprattutto) dal nostro piatto!

Non toccheremo i piatti della tradizione, anche se un menù più vegetale sarebbe consigliabile, ma possiamo mettere in atto molte accortezze per evitare la produzione di più rifiuti.

Come?

Iniziamo dalla spesa: scegliamo solo prodotti locali (preferibilmente a km0), biologici e di stagione.

Al fine di non acquistare più del dovuto ed evitare gli sprechi, programmiamo in anticipo il menù e andiamo a fare la spesa muniti di lista, comprando solo quello che c’è scritto e nelle quantità indicate. Se la spesa è destinata a molte persone, un’opzione più sostenibile sarebbe quella di comprare la maggior parte dei prodotti sfusi ed evitare rifiuti inutili, soprattutto gli imballaggi di plastica tanto diffusi nei supermercati.

Evita frutta esotica e dimezza il consumo di carne, latte e derivati, prediligendoli da negozi la cui filiera è corta e verificata. Esistono tantissime pietanze vegetali gustose e appaganti che possono andare a sostituire alcune portate senza per questo far rimpiangere i prodotti animali anche dai palati più esigenti.

Se non puoi rinunciare al pesce, anche qui sono importanti alcune accortezze: punta su specie di stagione, come triglia, sardine e acciughe, e meno conosciute ma altrettanto saporite e a basso impatto ambientale come sugarello, zerro, tonnetto alletterato, tombarello, lampuga. Vanno bene anche i molluschi come vongole, cozze e ostriche. Dunque, evitiamo pesce spada, salmone, gamberi tropicali, bianchetti, anguilla, merluzzo bianco, nasello, sogliola e cernia.


Infine, non buttare nulla!

Gli avanzi del pranzo di Natale o del cenone della vigilia potranno essere conservati per i giorni successivi, o alcuni anche congelati, magari suddivisi in più porzioni tra i vari commensali, che così non dovranno cucinare nei giorni seguenti. Esistono in rete anche numerose idee e ricettari antispreco per creare nuove e sfiziose ricette partendo dagli avanzi conservati in frigo.

Come hai potuto vedere da questo articolo, ognuno di noi può fare molto per essere più sostenibile anche durante le feste e salvaguardare il nostro pianeta. 

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